In Italia si è purtroppo restii a far giocare i giovani talenti del proprio vivaio, e come vi abbiamo già raccontato anche la Fiorentina non è esente da “colpe”. Tuttavia, in questa prima parte di stagione Vincenzo Italiano, un po’ per necessità, un po’ perchè accortosi del loro talento, ha deciso di lanciare senza paura prima Michael Kayode e poi Niccolò Pierozzi, due giovani di assoluto talento che possono essere il futuro di questa Fiorentina, ma anche una risorsa per l’immediato presente.
Kayode sembra avere le stimmate del predestinato. Cresciuto e poi scartato dal settore giovanile della Juventus, il ragazzo esordisce in Serie D con la maglia del Gozzano, squadra di cui diventa subito titolare a 16 anni. Gli attentissimi scout della Fiorentina lo notano e lo fanno aggregare alla formazione primavera di Alberto Aquilani con cui vincerà, da punto fermo, una Coppa Italia e due Supercoppe di categoria che gli valgono la convocazione con la maglia azzurra per l’Europeo U19 della scorsa estate, competizione che l’Italia vince contro il Portogallo proprio grazie ad un gol decisivo dell’esterno viola. Con l’addio di Venuti, Italiano decide di non investire per un terzino destro ma di portare subito Kayode in prima squadra per alternarsi con Dodô, e i risultati fin qui sono stati ottimi: 9 presenze di cui 7 da titolare, condite da un assist.
Pierozzi invece, fiorentino di nascita e di fede, è stato un simbolo del vivaio viola. Dopo aver svolto tutte le giovanili nel settore giovanile della Fiorentina ha fatto due stagioni in prestito tra i professionisti con Pro Patria e Reggina. Proprio con i calabresi allenati da Filippo Inzaghi è stato protagonista di una grande annata in Serie B conclusasi a ridosso della zona play-off. Un fastidioso infortunio al muscolo addominale lo ha tenuto fuori per tutto l’inizio di stagione, ma ieri contro il Čukarički è stato il migliore in campo, dando prova di grande maturità.
Con l’infortunio di Dodô, che verosimilmente starà fuori fino a fine campionato, la Fiorentina ha due giovani terzini destri in rampa di lancio su cui contare senza dover per forza scomodare Parisi. Adesso sta a Vincenzo Italiano tirare fuori il loro potenziale, una di quelle sfide che solitamente riescono al tecnico viola.