Quando si parla di Giancarlo Antognoni un brivido corre lungo la schiena dei tifosi della Fiorentina, sia per chi l’ha visto giocare, sia per chi chi ne ha solo sentito raccontare le gesta. “Il ragazzo che gioca guardando le stelle” è il recordman di presenze in maglia viola con 429 gare tra campionato e coppe, ed è inoltre il giocatore che ha indossato più volte la maglia della Nazionale da tesserato viola con 73 gettoni. Il primo di aprile compirà 70, e per l’occasione Tuttosport ha deciso di intervistarlo. Ve ne lasciamo un estratto.
Le parole di Antognoni: “Sto molto bene, anche perché in realtà mi sento più giovane di una decina d’anni. Festeggerò il mio compleanno in compagnia della mia famiglia, ma il giorno dopo andrò ad una cena al circolo della Rondinella organizzata da tifosi più e meno giovani, saremo circa 120. Poi in settimana sarò ospite del Sindaco Nardella a Palazzo Vecchio“.
La morte di Barone: “Ero a Udine quando morì Astori, fu terribile. La scomparsa di Barone l’ho vissuta da fuori, ma come fu per Davide anche stavolta è venuto a mancare un riferimento. Alle volte i grandi dolori riescono a compattare, e sono sicuro che con la Fiorentina accadrà lo stesso“.
Il legame come la Fiorentina: “So di aver fatto nella mia vita e nella mia carriera la scelta più giusta, quella di restare alla Fiorentina per tutta la carriera. Per i fiorentini è come se non avessi mai smesso di giocare. Fossi andato a Torino, a Milano, a Roma non credo sarebbe stato lo stesso. Ritorno in viola? Può succedere di tutto, non posso né confermare né smentire. Quel che posso dire è che per me la Fiorentina sarà sempre un privilegio, l’ho sempre vissuta in questo modo, quindi le porte sono sempre aperte“.