Fiorentina-Juventus è una sfida importantissima per ambo le squadre: i bianconeri devono tenere la scia dell’Inter, mentre i viola hanno bisogno di ritrovare i tre punti dopo due sconfitte consecutive per tenere vivo il sogno europeo.
Giochisti contro risultatisti, una diatriba infinita tra due correnti di gioco opposte. Una polarizzazione sicuramente limitante, ma è indubbio che Italiano e Allegri approccino le partite in modo diametralmente opposto.
La Fiorentina è una squadra che basa quasi tutto sul possesso palla e sulla pressione alta: la Fiorentina è seconda nella classifica del possesso palla, con una media partita di 32 minuti e 48 secondi, dietro solo al Napoli con 32’51”, mentre la Juve è ferma al decimo posto, con 29’04”.
In questo senso un giocatore chiave è sicuramente Arthur. Il brasiliano, arrivato in prestito proprio dalla Juventus, si è calato subito nella realtà viola, dimostrandosi un tassello chiave nello scacchiere di Italiano. Non è un caso che a Roma contro la Lazio, la Fiorentina abbia calato il proprio ritmo in concomitanza col brasiliano.
Diverso è anche l’approccio difensivo. La Juventus è per natura più attendista, come dimostra il dato sui gol subiti, appena 6. La Fiorentina ne ha subito 14, più del doppio, ma segna e crea di più, merito di una linea difensiva alta e degli inserimenti di Bonaventura e González.
Il leitmotiv della gara sarà tendenzialmente quello che ci aspettiamo: la Fiorentina che attacca e cerca di imporre il proprio gioco, la Juventus che attende e prova ad ad andare di ripartenza.