Alfred Duncan è una delle note più positive di questo inizio di stagione della Fiorentina. L’ex Sassuolo si sta dimostrando un perno fondamentale della squadra di Italiano, e oggi ha parlato di tematiche importanti extra-campo ai canali ufficiali del club.
Le parole di Duncan: “Il razzismo esiste anche tra i giocatori e c’è da sempre, ma non indossiamo i microfoni e quindi è difficile sentirlo. Non è il fatto di dire ‘nero’ o ‘scimmia’ che fa capire che uno è razzista, ma come e quando lo dici. Fra i giocatori quando avvengono certe cose dà fastidio ma negli anni ho imparato a non reagire. Chi va allo stadio può dire e fare ciò che vuole in quanto spettatore pagante, ma anche in quei casi ho imparato a non reagire perché è inutile. Meno si parla di questo argomento, meglio è. Purtroppo credo che il razzismo ci sarà sempre, sono anni che gioco e vedo sempre le stesse cose. Quando vado in trasferta vedo genitori con bambini in braccio che fanno gestacci, non curandosene, e i quest’ultimi cresceranno con questi esempi. Ci vuole educazione, e finché non ci sarà non si potrà andare avanti e migliorare“.
Il legame con la Fiorentina: “Mi trovo benissimo con tutti, dalla squadra alla società passando per i tifosi. Il presidente Commisso è molto comprensivo e accogliente, parla sempre con noi calciatori, e non è scontato. Avere un presidente vicino alla squadra, dirigenti che vogliono sentirsi coinvolti e gli altri che non ci fanno mancare niente sono cose che ci aiutano ad avere successo in campo. Quest’anno come gli scorsi, non sarà facile vincere un trofeo. Sognavo di alzare una coppa l’anno scorso e l’obiettivo rimane lo stesso. Ho iniziato bene e devo continuare così, faremo i conti a fine anno”.