È antivigilia di Bologna-Fiorentina, una partita importantissima per le ambizioni di entrambe le squadre che sognano in grande le competizioni europee. A tal proposito è stato intervistato da La Nazione Giovanni Galli, leggendario portiere che ha difeso per 9 stagioni la porta della Fiorentina, ma legato indissolubilmente anche al Bologna per via della tragica scomparsa del figlio Niccolò che giocava proprio nel vivaio rossoblù. Galli si attende un derby dell’appennino molto combattuto.
Sulle due squadre: “È soprattutto un derby tra due proprietà italoamericane che hanno portato in serie A un’idea di calcio diversa: invece che conquistare la piazza con colpi di mercato ad effetto hanno deciso di partire dalle basi. Saputo ha acquistato e riqualificato Casteldebole, Commisso ha costruito il Viola Park. Su quelle basi si possono aprire dei cicli sportivi“.
Motta e Italiano: “Motta mi sembra un allenatore che punti tutto sull’armonia del gruppo: gente che rompe le scatole non ne vuole. Per cui se sei un rompiscatole quella è la porta. Italiano ha ereditato una Fiorentina depressa, che si era adagiata su campionati all’insegna di salvezze conquistate alle ultime giornate, e l’ha resa di nuovo protagonista, in Italia e in Europa. È un allenatore che ha stravolto completamente la mentalità del gruppo. La Fiorentina punta a fare la partita anche più del Bologna: è propositiva per indole, e a volte finisce per pagare un prezzo alla sua sfrontatezza“.