Non si conosce ancora il futuro di Atalanta-Fiorentina dato che la Lega Serie A non si è ancora espressa sulla vicenda. Il recupero della 29a giornata, dovuto alla tragica scomparsa di Joe Barone, è destinato a giocarsi a giugno, a campionato già finito, ma la data resta ancora un mistero. Probabilmente chi di competenza non si aspettava che la Viola e la Dea arrivassero alle finali delle rispettive competizioni. Calcio e Finanza ha voluto fare un focus sulla questione.
Quando si recupera Atalanta-Fiorentina?
Sembra assurdo che dopo quasi due mesi ancora non si sia trovata una soluzione per il recupero di una partita, soprattutto per le sue implicazioni d’alta classifica. Il match del Gewiss Stadium si sarebbe dovuto giocare lo scorso 17 marzo, ma da quel giorno non si è trovata una singola data sul calendario per inserire la partita. Le due squadre si sono affrontate il mese scorso per le semifinali di Coppa Italia, oltre ad andare avanti nei propri percorsi europei: la Fiorentina ha raggiunto la finale di Conference League dove se la vedrà contro i greci dell’Olympiacos, mentre l’Atalanta, dopo aver avuto la meglio del Marsiglia, dovrà affrontare il Bayer Leverkusen in finale di Europa League.
La Dea giocherà contro i tedeschi il prossimo 22 maggio, la Viola il 29 ad Atene. Inoltre, i bergamaschi affronteranno la Juventus in finale di Coppa Italia tra appena 5 giorni. In sostanza, Atalanta-Fiorentina non si può giocare a maggio. Giocare a giugno però, a campionato ufficialmente finito, comporterebbe uno stravolgimento del programma dell’ultima giornata. Il regolamento infatti prevede che le squadre che lottano per lo stesso obiettivo debbano giocare in contemporanea: al momento l’Atalanta si sta giocando con Juventus, Roma e Bologna un posto in Champions League, la Fiorentina è invece in corsa insieme a Torino e Napoli per un posto in Conference League.
Una situazione a dir poco scomoda, che dimostra ancora una volta l’importanza del tema dell’affollamento dei calendari e la necessità di risolvere la situazione.
