Il tempo scorre inesorabile, come testimonia il fatto che siano già passati sei anni dalla scomparsa di Emiliano Mondonico. Lombardo di Rivolta d’Adda, “Mondo” ha scritto pagine importanti della storia del calcio italiano lasciando il segno ovunque è andato, per i risultati ottenuti e per le doti umane apprezzate da ogni suo giocatore. Solo il riacutizzarsi di un tumore lo ha portato via dall’affetto dei suoi cari nel 2018, tra l’altro, pochi giorni dopo la scomparsa di Davide Astori.
La carriera: Attaccante prolifico da giocatore, inizia ad allenare la sua Cremonese nel 1982 e da lì inizia un girovagare di squadre che lo porta a Bergamo, Torino, Napoli, Cosenza, Novara e Firenze, raggiungendo addirittura una semifinale di Coppa Uefa nel 1992 con i granata. Celebre il gesto della sedia nel match contro l’Ajax. In carriera si è distinto specialmente per il numero di promozioni in Serie A ottenute, ben 5, di cui una speciale perché ottenuta con la Fiorentina nel 2004.
L’anno a Firenze: La Fiorentina iniziò la stagione 2003/04 in Serie B con Alberto Cavasin alla guida, ma nonostante una buona squadra i viola non riuscirono mai a convincere a pieno, alternando risultati buoni e meno buoni. A metà stagione venne ingaggiato proprio Mondonico, che con le sue qualità calcistiche e umane spinse Riganò e compagni a dare il massimo fino al termine del campionato. La Viola concluse la stagione al sesto posto in classifica, riuscendo però a vincere lo spareggio interdivisionale contro il Perugia nel segno di Fantini. Grazie al “Mondo” la Fiorentina riuscì così a tornare in Serie A.