L’ex attaccante della Fiorentina Mario Gomez è stato intervistato dalla Bild per un podcast, dove ha raccontato diversi retroscena della sua carriera. Tra questi, il trasferimento dal Bayern Monaco alla Viola nell’estate del 2013. Di seguito le sue dichiarazioni.
Gomez sul trasferimento alla Fiorentina
“All’epoca l’Atlético mi voleva e aveva fatto l’offerta migliore, ma avevo paura del Cholo Simeone. Sapevo di non essere adatto al suo calcio. Il Real mi voleva come alternativa di Karim Benzema, che in quel momento era nel suo miglior periodo. Ancelotti mi voleva già quando allenava il Paris Saint-Germain. Solo che non volevo avere a che fare con Florentino Pérez,che è come Uli Hoeneß e Karl-Heinz Rummenigge al Bayern. Alla fine ho scelto di andare alla Fiorentina. Firenze mi ha mostrato che come sfidante voleva detronizzare la Juve con una nuova squadra e un nuovo stadio, e ho pensato che fosse una bella sfida per me“.
Cosa mancava a quella Fiorentina per diventare grande
“Avevamo iniziato alla grande, vincendo diverse partite, ma a quella squadra mancava la giusta mentalità. Una volta pareggiammo 1-1 e dopo il fischio finale i nostri sudamericani iniziarono a ballare in spogliatoio. Questa cosa mi fece davvero arrabbiare: non avevamo vinto, solo pareggiato. Questa è esattamente la differenza tra un top club e uno sfidante: si accontentano di molto meno. Il mio consiglio per tutti i giocatori è questo: una volta che sei in uno degli 8 migliori club, devi assicurarti di esserci e restarci“.