Il ritorno di Kean cambia volto e ambizioni della Viola

Dopo l'assenza per motivi familiari, Moise rientra e riaccende la squadra con grinta e determinazione impressionanti

Il ritorno di Moise Kean ha segnato una svolta per la Fiorentina, che ha potuto contare nuovamente sulla sua presenza, seppur parziale, nella sfida contro il Betis Siviglia. Assente nelle vittorie contro Cagliari ed Empoli, il centravanti è rientrato solo all’ultimo minuto da Parigi, dove si era recato per motivi familiari, ritrovando un gruppo unito e pronto a sostenerlo come una vera famiglia. Martedì, al suo arrivo al Viola Park, è stato accolto da un caloroso abbraccio collettivo che ha confermato quanto sia centrale nel progetto viola.

Nonostante la decisione di farlo partire dalla panchina, Kean ha subito inciso nel match in terra spagnola. La sua presenza in campo, anche se limitata, ha dato nuova linfa alla manovra offensiva della squadra. Con i suoi movimenti senza palla ha liberato spazi preziosi, come in occasione del gol di Ranieri, favorito proprio da un’azione che ha visto Kean attirare su di sé due difensori. Sempre in movimento, ha allungato la squadra e creato insidie continue per la retroguardia avversaria.

Palladino ha spiegato le motivazioni dietro la scelta di non schierarlo dal primo minuto“È stato una settimana fuori, a casa, in famiglia, ed è rientrato il giorno in cui siamo partiti. Non ha fatto allenamenti con la squadra, mi sembrava doveroso preservarlo a livello fisico, perché mettere in campo dall’inizio un giocatore senza allenamenti è rischioso. E poi è anche per rispetto per i compagni che si sono allenati tutti i giorni. Moise ha dato grande vivacità e forza alla squadra, anche Beltran e Gud hanno fatto un buonissimo primo tempo”. Una scelta saggia, che ha permesso di inserire Kean gradualmente, ma con efficacia, nel match.

Ora, dopo i primi allenamenti post rientro, Kean è atteso al rientro dal primo minuto nella prossima sfida all’Olimpico, prima di riprendere il suo posto al centro dell’attacco anche nella gara decisiva al Franchi. Con un reparto difensivo come quello del Betis, tutt’altro che impenetrabile, la presenza del miglior Moise potrebbe rivelarsi decisiva per completare la rimonta europea.

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