L’attaccante islandese è alle prese con un nuovo infortunio, una frattura del passaggio sacro-coccige, che rischia di condizionare ulteriormente una stagione già segnata da problemi fisici. Nonostante la delusione, il giocatore vuole accelerare il recupero per tornare in campo a marzo.

Gudmundsson è apparso demoralizzato dopo l’ennesimo stop, che minaccia di compromettere il prosieguo della sua annata. Il classe ’97, però, è determinato a forzare i tempi e punta a essere a disposizione della sua nazionale nelle sfide del 20 e 23 marzo in Nations League contro il Kosovo.

La decisione finale spetterà al commissario tecnico dell’Islanda, che valuterà le sue condizioni fisiche prima di una possibile convocazione. L’attaccante, inoltre, vuole essere pronto per il suo rientro a Firenze, con l’obiettivo di scendere in campo nel match di campionato contro l’Atalanta.

Arrivato alla Fiorentina lo scorso agosto, Gudmundsson è stato acquistato con la formula del prestito oneroso e diritto di riscatto. Inizialmente, l’accordo prevedeva un obbligo di acquisto legato all’esito delle sue vicende giudiziarie, ma poiché questa clausola non poteva essere formalmente inserita, il comunicato ufficiale ha riportato la dicitura “prestito oneroso con diritto di opzione”.

A seguito delle decisioni del tribunale distrettuale di Reykjavík, l’obbligo di riscatto non è scattato, lasciando alla Fiorentina la possibilità di decidere entro giugno se acquistare il giocatore a titolo definitivo. In caso di conferma, il club viola dovrà versare 17 milioni di euro più 3,5 milioni di bonus al Genoa.

Gli infortuni hanno pesato fortemente sul rendimento di Gudmundsson: su 29 partite stagionali disputate dalla Fiorentina, il giocatore ne ha saltate ben 14, ovvero il 48% degli impegni ufficiali. Ora spetterà a lui lavorare al massimo per tornare in forma e rendersi utile nella fase decisiva della stagione.