Dopo la vittoria per 2-1 contro il Milan, Raffaele Palladino si è presentato ai microfoni visibilmente soddisfatto per la prestazione dei suoi, soffermandosi su alcuni protagonisti del match. Tra questi, Gudmundsson e Kean, due giocatori che hanno avuto un impatto determinante nonostante circostanze diverse.
“Gudmundsson è un campione”, ha esordito Palladino, elogiando l’islandese arrivato negli ultimi giorni di mercato. “È arrivato tardi e con alcuni problemi fisici, ma lo abbiamo rimesso in condizione. È un grande calciatore, imprevedibile e capace di sacrificarsi per la squadra”. Il talento di Gudmundsson si è già fatto notare, ma Palladino ha voluto sottolineare anche la sua capacità di lavorare per il gruppo e adattarsi rapidamente.
Un altro punto chiave delle dichiarazioni dell’allenatore è stato Moise Kean, che ha vissuto una partita complessa. Dopo aver sbagliato un rigore, il giovane attaccante non si è perso d’animo. “Nonostante l’errore dal dischetto, ha continuato a lottare e a dare qualità. È stato l’emblema della squadra per spirito e dedizione”, ha aggiunto Palladino.
Curiosamente, Palladino ha svelato un retroscena sul rigore fallito. “Il primo rigorista è Gudmundsson, il secondo è Moise. Gudmundsson ha concesso a Kean di batterlo, dimostrando grande generosità”, ha spiegato il tecnico.
Palladino ha poi concluso le sue dichiarazioni sottolineando l’importanza del gruppo e della mentalità: “Questa squadra sa soffrire, sa sacrificarsi e, soprattutto, sa vincere insieme”.
Andrea Mascellani