Daniele De Rossi guida la lista dei possibili successori sulla panchina della Fiorentina. L’ex tecnico della Roma, sollevato dall’incarico all’inizio della scorsa stagione, è visto con stima da Daniele Pradè, responsabile dell’area tecnica del club.
I due vantano un rapporto diretto e consolidato, che potrebbe però generare malumori tra chi, recentemente, ha messo in discussione l’operato dello stesso Pradè. La decisione richiede dunque una valutazione condivisa, anche da parte della proprietà, per evitare tensioni interne.
A facilitare l’eventuale trattativa con De Rossi è Fali Ramadani, agente del tecnico, che mantiene ottimi rapporti con l’ambiente gigliato. Il nome di De Rossi era già emerso in passato, ma oggi sembra più forte che mai. Tuttavia, la Fiorentina mantiene aperti altri scenari, valutando alternative di profilo diverso, ma tutte con un proprio peso specifico.
Stefano Pioli rappresenterebbe un ritorno carico di significato. Allenatore esperto e apprezzato, ha già guidato la squadra tra il 2017 e il 2019. Il suo addio dall’Al-Nassr, club saudita, lo rende disponibile, ma un nodo fiscale lo costringe a mantenere la residenza in Arabia Saudita fino a inizio luglio, rallentando così qualsiasi trattativa con club italiani, compresa la Fiorentina.
Alberto Gilardino resta un nome da non sottovalutare. Già considerato dodici mesi fa, l’ex centravanti potrebbe tornare d’attualità, soprattutto se l’obiettivo della società sarà valorizzare al massimo Gudmundsson, già allenato dal tecnico, nel caso in cui l’islandese restasse a Firenze.
Marco Baroni si inserisce nella rosa dei papabili con un legame emotivo forte: nato a Firenze e tifoso viola, è in uscita dalla Lazio. Il suo stipendio, simile a quello di Palladino (circa 1,5 milioni annui), rientrerebbe nel budget del club. La sua candidatura, anche per motivazioni personali, è tra le più concrete.
Il panorama delle alternative si completa con nomi come Francesco Farioli, Igor Tudor e Paolo Vanoli. Farioli, giovane toscano con esperienze internazionali in Turchia, Francia e nei Paesi Bassi, ha appena lasciato l’Ajax dopo un campionato da protagonista, chiuso a un solo punto dal PSV. Tudor è attualmente impegnato con la Juventus fino al Mondiale per Club, mentre Vanoli, in procinto di salutare il Torino, vanta un passato da calciatore viola nei primi anni duemila. Anche per lui si tratterebbe di un ritorno in una piazza conosciuta.
La decisione finale richiederà equilibrio, con la necessità di trovare un profilo che metta tutti d’accordo e rilanci le ambizioni della Fiorentina.