Mister Palladino ha già dimostrato di saper mettere in difficoltà le big del campionato. Prima con il Monza e ora con la Fiorentina, ha sconfitto Inter, Milan, Juventus e Lazio, consolidando la sua fama di “ammazzagrandi”. All’appello manca solo l’Atalanta, la squadra che più di tutte rappresenta il suo percorso di crescita, guidata dal tecnico che lo ha allenato in passato: Gian Piero Gasperini.
Il rapporto tra i due è simile a quello che univa Giovanni Galeone e Massimiliano Allegri, un legame tra maestro e allievo basato su stima reciproca e visione calcistica condivisa. Palladino ha assorbito molte idee di Gasperini, soprattutto nel pressing aggressivo e nella ricerca del gioco offensivo, caratteristiche che ha ereditato dai tempi in cui vestiva la maglia del Genoa sotto la guida dell’attuale allenatore dell’Atalanta.
La sfida al Franchi rappresenta un’occasione per il mister di arricchire il suo palmarès personale, cercando di aggiornare il suo “patentino” di allenatore capace di battere le grandi squadre. Un successo contro la formazione bergamasca avrebbe un valore particolare, perché l’Atalanta è il frutto della filosofia di Gasperini, il tecnico che ha segnato profondamente la crescita del tecnico viola.
Gasperini, però, non potrà vivere il match dalla panchina. Squalificato, seguirà la gara dallo skybox, lontano dal campo e dal tradizionale abbraccio pre-partita con il suo ex giocatore. Anche a distanza, però, il confronto tra maestro e allievo avrà un sapore speciale.