La parabola di Nicolò Zaniolo alla Fiorentina continua a essere un rebus. Arrivato nell’ultima sessione invernale con grandi aspettative, il suo rendimento finora non ha soddisfatto.
A pochi mesi dal termine della stagione, l’esterno offensivo si gioca tutto: il riscatto dal Galatasaray e la possibilità di ritagliarsi un futuro stabile a Firenze. La prossima gara, che lo vedrà affrontare la sua ex squadra, sarà un banco di prova fondamentale.
Dopo la parentesi negativa con l’Atalanta, dove Gasperini non è mai riuscito a inserirlo nei meccanismi della squadra, Zaniolo ha trovato nella Fiorentina un nuovo punto di partenza. Ma la fiducia iniziale di Palladino, che stravede per il talento classe ‘99, si è progressivamente affievolita.
Nonostante i tentativi dell’allenatore di impiegarlo anche nel ruolo di prima punta al posto di Kean, le risposte in campo sono rimaste tiepide, con prestazioni opache e nessuna rete all’attivo.
Cinque le presenze collezionate finora in maglia viola, tre delle quali da titolare, senza però riuscire a lasciare il segno, nemmeno in Europa, dove nelle due sfide contro il Panathinaikos è risultato poco incisivo. A pesare sul rendimento, una condizione fisica non ancora ottimale, frutto dei tanti stop che hanno segnato la sua carriera recente.
Se confrontato con gli altri innesti invernali – Folorunsho, Fagioli e Pablo Marì – il contributo di Zaniolo appare nettamente inferiore. Il tempo a disposizione per invertire la rotta si assottiglia, e con il finale di stagione ormai alle porte, serviranno prestazioni convincenti per far cambiare idea alla società toscana.
Il riscatto dal Galatasaray non è un affare semplice: il costo fissato è di 15,5 milioni di euro, più 2 di bonus, cifra che diventerebbe un obbligo qualora Zaniolo raggiungesse almeno il 60% delle presenze da 30 minuti in su. Una soglia che al momento appare lontana, vista la sua discontinuità.
Zaniolo è chiamato a un cambio di passo immediato, non solo per risollevare la propria stagione ma per provare a riprendere in mano una carriera che sembrava destinata a ben altri traguardi. Da quel gol al Feyenoord nella finale di Conference League con la Roma, il suo talento non è più riuscito a brillare come allora.