La Fiorentina incassa la quinta sconfitta nelle ultime sei partite, cedendo 2-1 contro il Napoli in un match in cui la reazione è arrivata troppo tardi. La squadra di mister Palladino, ora ottava in classifica, vede allontanarsi la zona europea dopo un’altra serata complicata.
Al Maradona, i partenopei impongono il proprio gioco fin dall’inizio, colpendo una traversa con Di Lorenzo e impegnando De Gea in tre interventi decisivi. Alla fine sarà proprio un errore del portiere spagnolo a facilitare il vantaggio azzurro: una respinta imprecisa su un tiro di McTominay permette a Lukaku di sbloccare il risultato.
Con un assetto iniziale con il 3-5-2 e con l’assenza di Gosens, i viola faticano a costruire azioni offensive, affidandosi a lanci lunghi per un Kean generoso ma poco incisivo. Nella ripresa, con un baricentro più alto, la Fiorentina prova a rendersi pericolosa, ma il Napoli raddoppia con Raspadori, abile a sorprendere la difesa e battere De Gea.
Solo dopo il 2-0 i viola trovano una vera reazione, accorciando le distanze con un gran tiro dalla distanza di Gudmundsson. Kean lotta su ogni pallone e Beltran, entrato nel finale, prova a dare maggiore peso all’attacco. Nel recupero, con il Napoli in difficoltà, Ndour spreca l’ultima occasione per il pareggio.
Per Palladino è la quarta sconfitta in cinque gare di Serie A, a cui si aggiunge il ko in Conference League contro il Panathinaikos. La Roma sorpassa in classifica e il Bologna allunga a +5, lasciando i viola fuori dalla corsa europea. Oltre ai problemi tecnici, emerge anche una fragilità mentale: la squadra si accende solo nei momenti finali, quando il risultato è compromesso.
Ora, però, serve voltare pagina in fretta: giovedì al Franchi arriva il Panathinaikos per una sfida decisiva in Conference, mentre domenica sarà il momento della Juventus, il match più atteso dai tifosi viola.