Uno dei segreti della nuova e sorprendente Fiorentina di Raffaele Palladino è la coppia difensiva composta da Pietro Comuzzo e Luca Ranieri, il “mastino” e il capitano viola visto il ruolo ormai da comprimario di Cristiano Biraghi. Proprio per questo motivo anche Lucas Martínez Quarta è spesso e malvolentieri costretto ad assistere alle partite dalla panchina, abbandonando il ruolo da leader tecnico che aveva acquisito nelle ultime stagioni, in particolar modo l’ultima. Il tecnico viola riuscirà a rilanciarlo oppure si prospetta una cessione all’orizzonte?
Martínez Quarta, da leader a comprimario: cos’è cambiato negli ultimi mesi?
L’ultima stagione di Vincenzo Italiano alla Fiorentina ha incoronato il difensore argentino come punto di riferimento assoluto della squadra, a parlare chiaro sono numeri e prestazioni. Il 28 viola ha infatti disputato 42 partite in tutte le competizioni mettendo a referto ben 8 reti e 2 assist, un bottino di tutto rispetto per un difensore centrale. Questi, insieme alla sua tempra e al suo stile di gioco, sono stati una delle chiavi tattiche dell’ultima Fiorentina pre-Palladino: Martínez Quarta andava a nozze con la difesa alta di Italiano, sopperendo alle sue carenze in fase di marcatura con la bravura nell’anticipo e nel portare palla al piede. Era un titolare inamovibile, con Milenković e Ranieri ad alternarsi. Al termine della stagione di club ha anche partecipato alla vittoria della Copa América con la sua Argentina.
Quest’anno, però, le cose sono cambiate. Fin dalle primissime uscite mister Palladino ha mostrato di fidarsi incondizionatamente di Ranieri e, un po’ a sorpresa, del giovane Comuzzo, con Quarta e il neo arrivato Pongračić a giocarsi il posto da titolare nell’iniziale terzetto di difesa. Il passaggio allo schieramento a 4 e il sistema difensivo “palladiniano”, più basso e meno improntato sull’uno contro uno, hanno retrocesso l’argentino nelle gerarchie. Martínez Quarta ha giocato solo 11 partite in stagione tra tutte le competizioni, 8 dal primo minuto di cui la metà in Conference League tra preliminari e fase a girone. L’apporto offensivo non è mancato come testimoniano i 3 gol messi a segno, 2 in coppa, ma le disattenzioni difensive unite al rendimento altissimo dell’ormai coppia titolare lo hanno di fatto relegato a seconda scelta. Al momento è fuori anche dal giro della nazionale.
Due soluzioni per il futuro
Cosa fare, dunque? Martínez Quarta resta ancora un leader all’interno dello spogliatoio viola ma è chiaro che non sia più un titolare inamovibile. Al momento il futuro sembra prospettare 2 strade: reinventarsi come mediano a fare schermo davanti alla difesa per restare nelle rotazioni, oppure una cessione nei prossimi mesi. Sarà Palladino l’artefice del suo futuro.