La notizia arriva dritta come un colpo di vento sul mare di Genova: Alberto Gilardino è stato esonerato. Il tecnico che ha riportato il Grifone in Serie A e creato un gruppo coeso viene sollevato dall’incarico con una decisione che, a una prima occhiata, sembra priva di logica. “Era necessario”, fanno sapere dalla società, ma ai tifosi rossoblù resta un’amara sensazione di deja-vu, accompagnata da una valanga di dubbi.
Il successore scelto è Patrick Vieira, nome di prestigio come ex calciatore, ma con un curriculum da allenatore che solleva più perplessità che entusiasmi. La sua esperienza al Nizza, per esempio, è ricordata più per i battibecchi con Mario Balotelli che per la costruzione di una squadra solida. In una situazione delicata come quella del Genoa, la mossa sembra rischiosa: affidare un club che avrebbe bisogno di stabilità a un tecnico che deve ancora ambientarsi nel calcio italiano è un azzardo, per usare un eufemismo.
I tifosi rossoblù, intanto, osservano sconcertati. La scelta di mandare via un allenatore come Gilardino, che aveva dimostrato di sapere il fatto suo, appare incomprensibile. Il paragone con un aereo in caduta libera non è troppo azzardato: magari Vieira riuscirà a fare un ammaraggio spettacolare, ma il timore che si tratti di un salto nel buio è difficile da ignorare.
In attesa di vedere come si evolverà questa nuova era, il Genoa si prepara all’ennesima montagna russa, tra speranze e apprensione.
Andrea Mascellani