In seguito alla convincente vittoria contro il Genoa, la Fiorentina ha mostrato non solo dedizione, ma una chiara fame di miglioramento. La Gazzetta dello Sport ha rivelato che, nonostante il tecnico Raffaele Palladino avesse concesso un giorno libero, i giocatori hanno deciso di allenarsi comunque al Viola Park. Una decisione che racconta tanto della mentalità che Palladino è riuscito a trasmettere alla squadra: un impegno totale, senza compromessi, alla ricerca di risultati sempre migliori.
De Gea e Kean: i protagonisti di un grande avvio di stagione
Tra i punti fermi della Fiorentina di quest’anno spicca David De Gea, che in porta si è dimostrato un vero e proprio fenomeno. L’ex portiere del Manchester United è diventato una garanzia tra i pali, trasmettendo sicurezza alla difesa e risultando decisivo in più occasioni.
Accanto a lui brilla Moise Kean, in uno stato di grazia che lo ha trasformato in una delle armi più pericolose della Serie A. Con la sua potenza e rapidità, Kean ha già segnato gol importanti ed è diventato uno dei beniamini dei tifosi.
La terza miglior difesa della Serie A e un centrocampo rivalutato
Oltre alle prestazioni individuali, l’intero sistema difensivo dei viola è uno dei migliori del campionato: con solo 9 gol subiti, la Fiorentina vanta la terza miglior difesa. Ma il successo dei gigliati non è solo merito della retroguardia: Palladino ha ridato valore al centrocampo, un reparto ora fondamentale e rinvigorito.
Con Mandragora e Richardson come alternative di spessore, i titolari Adli, Bove e Cataldi sono diventati imprescindibili. L’ex romanista Edoardo Bove è il centrocampista più utilizzato, totalizzando 663 minuti in campionato. Palladino, consapevole delle sue qualità, lo ha impiegato sia da mediano che da esterno sinistro, affermando: “I giocatori intelligenti non hanno un ruolo, lui può giocare ovunque”. I suoi 2 gol e 32 recuperi parlano per lui, e a Roma rischiano di rimpiangerlo come un “nuovo caso Calafiori”.
Cataldi e Adli: esperienza e creatività per la mediana viola
A completare il centrocampo c’è Danilo Cataldi, che a quasi 30 anni sta vivendo una seconda giovinezza. Il centrocampista ha già segnato una decisiva doppietta contro il Lecce e, grazie alla sua corsa e visione di gioco, è ormai un leader della squadra.
Insieme a lui, il giovane Yacine Adli è stato spesso impiegato per dare vivacità alla manovra offensiva. La sua creatività e l’abilità nel muovere la palla in avanti stanno facendo la differenza, dimostrando che è una pedina fondamentale nel sistema di gioco di Palladino.