Ieri sera ha deciso la partita in casa del Genoa con una rete delle sue arrivando alla 50esima contribuzione diretta al gol da quando è in Italia, oggi è già al lavoro per preparare al meglio la sfida di domenica contro il Torino. Robin Gosens si è già preso la Fiorentina, e ci ha messo pochissimo. Per parlare del suo grande stato di forma, e anche quello della Viola in generale, il suo agente Gianluca Mancini ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW in cui racconta il passaggio del suo assistito a Firenze, ma non solo. Queste le sue parole.
Il rendimento eccezionale del tedesco e la posizione da ricoprire in campo
“Quella di ieri è stata sicuramente una bella giornata per noi, ma devo dire che negli anni Robin ci ha sempre abituati bene a suon di gol e assist. Prima leggevo una statistica: con quello di ieri ha realizzato il suo 50esimo tra gol e assist in Italia, numeri non certo da terzino e sicuramente non casuali, fanno capire quanto sia importante questo giocatore e quanto sia devastante in fase offensiva. Robin nasce come terzino bloccato in Olanda, ha vissuto un’evoluzione con Gasperini che all’Atalanta gli ha fatto fare il quinto di centrocampo. A Bergamo è cresciuto molto sotto porta, ha numeri da attaccante vero: su due palloni che gli arrivano in area, almeno uno la butta dentro. L’anno scorso all’Union Berlin ha giocato anche come esterno alto nel 4-3-3“.
L’impatto con la Fiorentina
“Aver giocato precedentemente in Serie A lo ha aiutato sicuramente: Gosens ha vissuto gli anni migliori della sua carriera in Italia, l’esperienza a Berlino è stata di passaggio e non è andata bene per diversi motivi. Lui voleva tornare in Italia, era il suo obiettivo e credo che la Fiorentina possa ritenersi soddisfatta dell’operazione“.
L’arrivo di Gosens a Firenze
“Ho parlato diverse volte al telefono col direttore Pradè, che è stato bravo a cogliere quest’occasione: la Fiorentina lo ha pagato meno della metà di quanto lo pagò l’Inter due anni fa. La bravura del DS viola è stata quella di aspettare gli ultimi giorni di mercato, così da ottenere le condizioni migliori. È un giocatore di livello internazionale, ha riconquistato anche la Nazionale che per lui è motivo di grande orgoglio, ed è stato pagato pure poco. Il suo è un prestito con diritto di riscatto, la Fiorentina può esercitarlo in ogni momento, altrimenti c’è un obbligo che scatta al raggiungimento di un determinato numero di presenze“.
Le ambizioni del club
“Al momento la classifica permette a Palladino e ai suoi di poter lavorare con tranquillità, c’è pressione ma anche serenità. Le cose stanno andando bene e il tecnico viola si sta dimostrando di livello, la squadra è ambiziosa e secondo me può restare lassù fino alla fine del campionato“.