La UEFA ha deciso di applicare pesanti sanzioni alla Fiorentina a seguito degli incidenti avvenuti a San Gallo durante la partita di Conference League. Nel settore ospiti occupato dai tifosi viola, infatti, sono stati accesi ripetutamente fumogeni, petardi e fuochi d’artificio, obbligando più volte il direttore di gara a sospendere temporaneamente la partita. L’organo di controllo UEFA, che aveva già notificato al club l’apertura di un’indagine disciplinare, ha comunicato ufficialmente la sentenza, imponendo al club viola diverse misure correttive.
La Fiorentina è stata multata per un ammontare di 50.000 euro e sarà inoltre responsabile per il risarcimento dei danni provocati dagli incidenti. Inoltre, è stato stabilito che i tifosi viola non potranno assistere alle prossime due trasferte europee, quelle a Cipro contro l’Apoel e in Portogallo contro il Vitoria Guimaraes. La sospensione dei supporters sarà effettiva fino agli ottavi di finale, qualora la Fiorentina dovesse accedere alla fase a eliminazione diretta del torneo.
Questo tipo di provvedimenti non è una novità per la Fiorentina, la cui tifoseria era già finita nel mirino della UEFA in passato. Le tensioni erano emerse in diverse trasferte europee, come a Enschede e a Braga, ma uno degli episodi più gravi si era verificato a Basilea, dove erano scoppiati scontri che avevano portato a una serie di squalifiche e sanzioni per il club. La recidività ha giocato un ruolo decisivo nella decisione della UEFA, che ha imposto queste misure restrittive per contrastare l’escalation di violenza.
Per la Fiorentina, queste sanzioni rappresentano una sfida non solo per la gestione dell’immagine del club, ma anche per la necessità di una maggiore sensibilizzazione dei tifosi, così da evitare ulteriori provvedimenti disciplinari che potrebbero compromettere il percorso europeo della squadra.
Andrea Mascellani