La Fiorentina ha dato una svolta importante in difesa, trasformando quello che all’inizio della stagione era il suo punto debole in una delle certezze della squadra. Questa metamorfosi non è stata casuale, ma il frutto di scelte ponderate del tecnico Raffaele Palladino, che ha dimostrato di saper valorizzare al meglio i talenti di casa. Con un cambio di modulo, passando a una difesa a quattro, e alcune mosse audaci in termini di formazione, Palladino è riuscito a costruire un reparto arretrato solido e determinante.
Comuzzo
Uno degli aspetti più interessanti è la scelta della coppia centrale di difesa, composta da Pietro Comuzzo e Luca Ranieri. Entrambi prodotti del settore giovanile della Fiorentina, rappresentano il presente e il futuro della difesa viola. Pietro Comuzzo, classe 2005, è stato una scommessa vinta: Italiano, tecnico della scorsa stagione, decise di non cercare rinforzi a gennaio proprio perché aveva intravisto in lui un potenziale da difensore di alto livello. Oggi, Palladino ha raccolto questa intuizione e ha promosso Comuzzo titolare, affidandogli un ruolo cruciale e lasciando in panchina un giocatore d’esperienza come Martinez Quarta. La fiducia riposta in questo giovane difensore si è rivelata una scelta vincente: contro il possente Dovbyk, Comuzzo è stato capace di neutralizzarlo, dimostrando una sicurezza e una maturità sorprendenti.
Ranieri
A fianco di Comuzzo c’è Luca Ranieri, un altro difensore cresciuto nel vivaio. Ranieri ha vissuto un’evoluzione tattica notevole: da esterno sinistro di un centrocampo a cinque, come lo utilizzava Italiano, è stato reinventato come centrale, un ruolo in cui sta esprimendo il meglio di sé. Questa posizione gli permette di sfruttare la sua abilità nei contrasti e nella lettura delle azioni avversarie, qualità che lo hanno reso uno dei pilastri della difesa viola.
Dodo
Ma il merito di questa rinascita difensiva non è solo della coppia Comuzzo-Ranieri. Anche il terzino destro Dodô sta vivendo un momento di grazia: capace di saltare l’uomo e proporsi in fase offensiva, Dodô aggiunge imprevedibilità alla manovra della Fiorentina, pur rimanendo affidabile in copertura. In questo quadro si inserisce anche Beltrán, che con l’infortunio di Gudmundsson ha trovato il suo posto nell’attacco viola. Palladino ha espresso grande fiducia in lui, definendolo “un giocatore molto forte”, e l’attaccante ha risposto sul campo, segnando alla prima occasione.