Mauro Bressan è stato intervistato da News.Superscommesse.it per trattare alcuni temi di attualità calcistica e, ovviamente, non poteva non parlare della squadra con la quale è entrato nella memoria collettiva: la Fiorentina. In particolare, l’ex viola ha detto la sua sulla gestione di Palladino e su alcuni dei singoli gigliati: Biraghi, Martínez Quarta, Kean e non solo.
Il giudizio di Bressan sulla Fiorentina
“Al momento è presto per dare un giudizio sulla Fiorentina, basti pensare che fino a poche settimane fa molti reclamavano l’esonero di Palladino viste le mancate vittorie e i tanti mugugni della piazza. Adesso la situazione si è ribaltata per via di questi risultati. Era normale che il tecnico viola incontrasse delle difficoltà, specie con l’arrivo di tanti giocatori nuovi, ma è stato bravo a proteggere il gruppo squadra e a fare degli accorgimenti di natura tattica. In particolare, Palladino è stato bravo nel passare alla difesa a 4 e coraggioso nel lasciare fuori senatori come Martínez Quarta e Biraghi, valorizzando un giovane talento come Comuzzo. Ha dato spazio a giocatori di qualità come Adli e Gudmundsson.
Il gioco basato sul possesso e sulle triangolazioni veloci stanno permettendo alla Fiorentina di trovare tanti gol, anche facilmente. Si stanno vedendo cose importanti. Al di là delle scelta di natura tattica, vedo un bell’entusiasmo e c’è voglia di lottare tutti insieme. Non so se sarà in grado di ambire a un posto in Champions League, perché la concorrenza è altissima, ma questa Fiorentina fa sognare per il futuro“.
Un commento sul rendimento di Moise Kean
“Kean sta mostrando tutti i presupposti per disputare una grandissima stagione: sapevo fosse un buon attaccante ma non che fosse così bravo. Ha fisicità e fiuto del gol, ma è bravo anche nel gioco di sponda e quindi nel far salire i compagni. Sta facendo tutto quello che deve fare un centravanti puro e sta alzando di molto il livello personale, grazie anche all’esperienza maturata. Se continua così la sua presenza in Nazionale sarà garantita.
Non è una sorpresa perché se giochi con regolarità nel PSG di Mbappé e di altri campioni non è casuale. Kean non è riuscito ad essere continuo alla Juventus, alla Fiorentina ha potuto ricominciare da capo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Spero continui così a lungo“.