L’edizione odierna del Corriere dello Sport si concentra anche su Fiorentina-Roma, match in programma al Franchi alle 20.45. I viola sono alla ricerca della quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppa, gli ospiti, invece, di una continuità di rendimento mai avuta in questa stagione. Le 2 squadre arrivano alla partita di stasera in due momenti di forma e con due stati d’animo completamente diversi.
Fiorentina, una squadra sulle ali dell’entusiasmo
I viola sono reduci dalla vittoria – non senza polemiche – di Conference League contro il St. Gallen. Un successo per 4-2 nel segno di Jonathan Ikoné e di altre seconde linee, con i titolari tenuti a riposo proprio per il match di stasera contro i giallorossi. Dopo un inizio di stagione particolare e sull’onda di un necessario periodo di adattamento i gigliati hanno trovato la quadra: il passaggio alla difesa a 4 e le nuove idee di Palladino, una su tutte la posizione ibrida dell’ex di giornata Bove, hanno visto la squadra sgrezzarsi e iniziare a vincere a convincere. 2 vittorie in Conference League su 2 partite e i successi convincenti contro Milan e Lecce proiettano la Viola verso le zone alte della classifica, ma soprattutto danno all’ambiente grande fiducia circa le proprie potenzialità e possibilità future.
Roma, Jurić vuole risposte dai suoi
Giovedì è arrivata la prima vittoria stagionale in Europa nel match casalingo contro la Dynamo Kiev, ma questa Roma continua a non convincere. Jurić non è ancora riuscito a dare forma alla sua creazione e non mancano le polemiche sul suo conto, una su tutte quella riguardante il minutaggio di Mats Hummels: il campionissimo tedesco non ha ancora collezionato una presenza. L’ambiente rumoreggia e la squadra ancora fatica a trovare un’identità ben precisa, oltre a segnare poco. I giallorossi, vincendo, raggiungerebbero la Fiorentina in classifica, ma la sensazione attuale è che le due squadre non siano divise solo da 3 punti. Il calcio, però, si sa, vive di pronostici ribaltati: Jurić vuole risposte e il suo ex compagno e allievo Palladino non deve prendere sottogamba l’impegno.