Fiorentina-Roma, in programma domenica alle 20:45, sarà una partita speciale per Edoardo Bove e Danilo Cataldi. I due centrocampisti romani sono stati protagonisti nella tratta Roma-Firenze poche ore prima del gong finale della passata sessione di calciomercato estivo. Se per Bove la prospettiva di un ruolo stabile nella squadra giallorossa, prima sotto la guida di De Rossi, appariva lontana, la situazione legata a Cataldi alla Lazio mostrava la fine di un ciclo inevitabile, con l’urgenza di apportare cambiamenti per il neo tecnico Baroni.
Due diverse emarginazioni
Il classe 2002, cresciuto nelle giovanili della Roma, non ha mai trovato continuità sotto la gestione di De Rossi. I numeri parlano chiaro: negli ultimi cinque mesi della passata stagione, Bove ha collezionato 982 minuti sui 2370 disponibili, ovvero il 41,4% del totale, diventando così il tredicesimo giocatore per minutaggio della rosa giallorossa. A complicare la sua situazione, il poco riguardo avuto da DDR nei suoi confronti durante le amichevoli pre-campionato e nelle prime uscite stagionali a mercato ancora aperto. Situazione che ha prevalso nella scelta delle parti di dividersi, ma che ha anche destato qualche perplessità nei tifosi.
Per Cataldi, invece, la situazione alla Lazio era diventata sempre più complessa. Con Sarri e Tudor, nell’ultima stagione, il centrocampista romano ha collezionato 22 presenze in campionato, partendo da titolare nel 39% delle occasioni. Nonostante la sua dedizione e l’attaccamento alla maglia, i numeri non sono stati considerati sufficienti per Baroni, che ha preferito puntare su un ricambio nel centrocampo biancoceleste. La scelta di Castrovilli, che ha fatto il percorso inverso, ha dimostrato la volontà del nuovo allenatore di rinfrescare il reparto.
Bove e Cataldi, la nuova vita in Toscana
Appena arrivati alla Fiorentina, Bove e Cataldi si sono rivelati subito due pedine fondamentali per le sorti della squadra di Palladino. Il tecnico campano li ha messi al centro del suo progetto tecnico cambiando anche il sistema di gioco per poterli fare convivere al meglio con l’altro nuovo arrivato, Yacine Adli. Cataldi si sta dimostrando il perfetto sostituto di Arthur: classico regista in grado di dettare alla perfezione i tempi di gioco come testimonia anche la percentuale media di passaggi riusciti, il 90%. Inoltre, l’ex biancoceleste ha dimostrato di saperci fare anche in zona gol come dimostrano le due perle realizzate in casa del Lecce domenica scorsa. Finora il numero 32 ha giocato sempre. In campionato è partito dal primo minuto in 6 occasioni su 6, mentre nelle 2 partite di Conference League è entrato dalla panchina.
L’adattamento di Bove è stato leggermente più difficoltoso. L’ex Roma ha mostrato fin da subito grande impegno e dedizione alla causa viola, ma la sua collocazione tattica ha destato più di qualche dubbio a mister Palladino. La soluzione? Reinventarlo in un ruolo ibrido tra l’esterno e la mezzala. Nel 4-2-3-1 proposto nelle ultime uscite, infatti, Bove viene schierato come esterno sinistro in fase di possesso, avendo licenza di avanzare e di buttarsi in area di rigore; quando la squadra difende, invece, si sposta più in mezzo al campo per diventare il centrocampista tutto cuore e dinamismo che tanto piaceva a José Mourinho. Ormai è un irrinunciabile per il mister, lo dimostrano le 6 partite da titolare su 7 tra campionato e coppa.
Il Franchi si prepara ad una grande sfida
Quella di domenica al Franchi sarà una partita molto speciale per Edoardo Bove e Danilo Cataldi. Il primo vorrà dimostrare alla sua ex squadra di essere stata troppo avventata nelle valutazioni fatte in sede di mercato, mentre il secondo vorrà tenere fede alla sua mai celata lazialità – sincerità molto apprezzata dai fiorentini stessi – e ripetere quanto fatto in un derby del 2019, vinto grazie anche ad una sua rete nei minuti finali.
(di Gabriele Spalletta e Alessandro Drago)