L’Italia continua il suo cammino in Nations League con una vittoria convincente, battendo Israele per 4-1 in una partita che ha messo in luce la ritrovata identità di squadra e un gioco corale che mancava da tempo. Gli Azzurri hanno dominato dal primo all’ultimo minuto, mostrando non solo un buon livello tecnico, ma soprattutto quella compattezza e unità di intenti che spesso erano mancate nelle ultime competizioni.
“In ogni caso, adesso l’Italia ha un’identità chiara. Prima di tutto per il modulo: difesa a tre con cinque/sei centrocampisti (Raspadori rientrava sempre a cucire) e un attaccante particolarmente ispirato in questo periodo, sia per il tipo di manovra, che si allarga alla ricerca del sinistro micidiale di Dimarco o, con minor frequenza, l’attacco di Cambiaso sul versante opposto, ma che offre anche altre interessanti variazioni sul tema. Adesso è una squadra che ispira fiducia. All’Europeo veniva sempre da pensare: ora ci fanno gol. Da un po’ di tempo a questa parte il contrario: ora facciamo gol. La svolta c’è stata, Spalletti ha recuperato la logica smarrita in Germania e l’Italia, come non accadeva all’Europeo, adesso risponde alle richieste del suo ct. C’è una partecipazione totale in un fraseggio che in alcuni momenti diventa perfino elegante”.
Andrea Mascellani