La Fiorentina si trova ad affrontare una situazione singolare in questa prima fase della stagione: nonostante abbia in rosa giocatori argentini di grande valore, come Lucas Martínez Quarta, Lucas Beltrán e il giovane Matias Moreno, il loro contributo sul campo è stato finora limitato o deludente. Una decisione che, in particolare per Quarta e Beltrán, sta sollevando diversi interrogativi, mentre per Moreno si tratta ancora di un percorso di crescita da valutare nel tempo.
Martinez Quarta
Il caso più eclatante è sicuramente quello di Lucas Martínez Quarta. Il difensore argentino, che ha rinnovato il suo contratto con la Fiorentina fino al 2028 lo scorso giugno, rappresenta una figura centrale all’interno dello spogliatoio, tanto da essere il vicecapitano della squadra. Tuttavia, da quando Raffaele Palladino ha assunto la guida tecnica del club, il centrale argentino sta trovando sempre meno spazio in campo. Nonostante sia considerato uno dei pilastri difensivi della Fiorentina nelle ultime stagioni, l’allenatore ha finora preferito schierare altri giocatori nella linea difensiva, limitando le opportunità di Quarta.
Lucas Beltrán
Lucas Beltrán è stato l’acquisto più oneroso dell’estate 2023 per la Fiorentina, arrivato con grandi aspettative dopo una stagione straordinaria al River Plate. Tuttavia, il giovane attaccante argentino non ha ancora trovato il suo posto all’interno del sistema di gioco di Palladino. Le sue prestazioni, in particolare in Conference League, sono state deludenti, con poche apparizioni incisive e una mancanza di impatto che ha sorpreso tifosi e addetti ai lavori fin dal suo arrivo.
Matias Moreno
Diverso è il caso di Matias Moreno, giovane talento argentino appena arrivato alla Fiorentina. La sua situazione è più legata all’attesa di un naturale inserimento in prima squadra. Moreno ha mostrato sprazzi di qualità, ma essendo molto giovane e ancora in fase di adattamento al calcio europeo, Palladino lo sta gestendo con cautela. Il suo debutto in Conference League contro i New Saints è stato un momento importante, ma è chiaro che ci vorrà del tempo prima che il giovane argentino possa diventare una pedina fondamentale.