Il secondo incontro tra Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, e il sindaco di Firenze Sara Funaro ha portato a una svolta importante riguardo lo stadio Artemio Franchi e i lavori di ristrutturazione. Durante il confronto, le parti hanno raggiunto un accordo che permetterà alla Fiorentina di disputare le sue partite casalinghe al Franchi in occasione del centenario del club, garantendo una capienza maggiore rispetto a quanto previsto inizialmente.
L’intesa prevede che la Fiorentina rimanga allo stadio Franchi fino al termine dei lavori di ristrutturazione, che, a causa dei tempi tecnici e delle recenti modifiche, verranno completati nel 2029. Questo slittamento permetterà al club di continuare a giocare nel suo storico impianto per le prossime stagioni, salvaguardando l’identità e il legame con la città, senza dover cercare soluzioni temporanee per un lungo periodo.
Commisso ha inoltre aperto alla possibilità che, per un numero ridotto di partite all’anno, la Fiorentina possa trasferirsi in un altro impianto, qualora le esigenze legate ai lavori lo rendessero necessario. Tuttavia, l’obiettivo condiviso è quello di mantenere quanto più possibile le gare casalinghe nel rinnovato Franchi, per offrire ai tifosi un’esperienza migliore in termini di accessibilità e comfort.
Resta ancora aperta la questione legata al finanziamento dei lavori di ristrutturazione. Attualmente, mancano all’appello circa 100 milioni di euro per completare l’opera, un nodo cruciale su cui sia il Comune di Firenze sia la Fiorentina stanno cercando soluzioni. La società viola ha già espresso disponibilità a considerare un coinvolgimento diretto nel reperimento dei fondi necessari, nel caso in cui siano garantite determinate condizioni.