L’edizione odierna de La Nazione apre con un focus su David De Gea, sempre più il portiere titolare della Fiorentina. Se per molti non c’erano dubbi a riguardo, le prime 3 panchine in campionato a favore di Pietro Terracciano – che a onor del vero negli ultimi anni si è sempre distinto in positivo – avevano fatto sorgere qualche dubbio ai più. Dubbi che lo spagnolo ha neutralizzato a suon di riflessi, parate e personalità, ma del resto parliamo del giocatore straniero con più presenze nella storia del Manchester United, 545, uno dei club più gloriosi al mondo.
De Gea, ode al talento e alla professionalità
Nonostante abbia scritto la storia recente dei Red Devils, Erik ten Hag ha deciso di liberarsi di De Gea senza troppi giri di parole. Lo spagnolo è stato un anno senza contratto, pare per le richieste economiche fin troppo esose, ma la realtà è che appena si è presentata la Fiorentina ha deciso subito di accettare questa nuova sfida basata su un progetto tecnico prima ancora che economico. Lo spagnolo ha portato nel suo spogliatoio il suo talento e il suo enorme bagaglio in termini di esperienza, il tutto però con grande umiltà e con la voglia di guadagnarsi il posto sul campo e non per il nome che porta sulle spalle.
Dopo le prime partite passate in panchina si è subito preso la scena e in casa dell’Empoli partirà ancora una volta dal primo minuto. Il suo inizio di stagione lo pone subito tra i migliori della Fiorentina e, al momento, la sensazione è che possa ancora migliorarsi. Mourinho lo definì il “miglior portiere del mondo” nel suo apice: al momento non sappiamo se possa ancora definirsi così, ma De Gea sicuramente è il miglior portiere per la Fiorentina in questo momento.