Mancano ancora 3 giorni ad Atalanta-Fiorentina, ma l’edizione odierna del Corriere dello Sport tende a sottolineare una suggestiva sfida nella sfida: quella tra Raffaele Palladino e Gian Piero Gasperini. L’allievo contro il maestro, come accade in tanti film. Il tecnico dell’Atalanta ha un ruolo di rilievo nel calcio italiano negli ultimi anni, riuscendo a creare una vera e propria “scuola gasperiniana” della quale fanno parte tanti tecnici emergenti tra cui anche quello della Viola.
È normale che Palladino abbia preso spunto da Gasperini. Il tecnico campano è stato infatti allenato da quello piemontese prima nelle giovanili della Juventus, poi al Genoa tra il 2008 e il 2010. Entrambi prediligono un sistema con 3 difensori basato sul pressing asfissiante e sulla ricerca continua dell’1 contro 1. Gasperini lo ha perfezionato fino a vincere l’Europa League, Palladino è ancora agli inizi anche se le premesse sono più che buone. Lo stesso Robin Gosens, presentatosi ufficialmente ieri come nuovo giocatore della Fiorentina, ha spiegato quanto i due siano simili dal punto di vista tattico pur presentando delle ovvie differenze per quanto concerne età ed esperienza.
Il bilancio negli scontri, al momento, pende dalla parte del Gasp: 3 partite, 3 vittorie, 9 gol segnati e solo 3 subiti. L’obiettivo di Palladino è di invertire questa tendenza già domenica, magari con un Gudmundsson in più.