In esclusiva per i lettori di CalcioFiorentina.it abbiamo avuto il piacere di intervistare il giornalista sportivo e grande tifoso del Milan Carlo Pellegatti. Il tema principale della discussione è stato l’approdo in maglia viola dell’ex centrocampista rossonero Yacine Adli, che ha bagnato il suo esordio col giglio sul petto con un assist decisivo per Robin Gosens nel 2-2 casalingo contro il Monza.
Pellegatti sugli anni in rossonero di Adli
“Io sono un “Adlista” da sempre, mi piacciono i calciatori colti, intelligenti e dal grande spirito, quelli che danno tutto per la maglia che indossano. Personalmente, mi sono affezionato subito a Yacine. E poi amo i giocatori di classe e posso affermare tranquillamente che quello di Adli era il piede migliore di tutta la rosa del Milan: era l’unico in grado di fare certi lanci di 40 metri. Lo avrei sicuramente tenuto. Il suo problema principale è di tipo atletico perché ha una corsa un po’ sincopata, non è un giocatore da ritmi molto intesi. Tuttavia, ci tengo a ricordare quello che diceva Nils Liedholm: “Non deve sudare il calciatore, bensì la palla”
Credo che non sia riuscito a imporsi come titolare perché il Milan cercava più un giocatore che potesse sostituire Tonali e Kessié, quindi un profilo più atletico. Il suo modo di stare in campo suscitava dunque dei dubbi anche perché, giocando poco, perdeva lucidità nelle scelte. È difficile fare bene senza il ritmo partita“.
Cosa può dare alla Fiorentina di Palladino
“Se è stato preso per sostituire giocatori con le caratteristiche di Amrabat e Duncan parliamo di un acquisto sbagliato: Adli è un giocatore di qualità, non un tuttocampista. Palladino dovrebbe esaltarne le doti tecniche, magari mettendolo in una posizione simile a quella occupata da Castrovilli o Bonaventura negli anni passati, non come ultimo baluardo del centrocampo. A due rischia di soffrire gli avversari, non è un centrocampista di fatica“.
Un giudizio personale sul ragazzo
“Adli è un ragazzo eccezionale, culturalmente superiore: suona anche il pianoforte! Mi auguro che alla Fiorentina faccia benissimo e sono convinto che i tifosi viola si innamoreranno di lui. Lato Milan, parliamo di un altro Tonali: si cita sempre il poco attaccamento alla maglia nel calcio moderno ma posso affermare con certezza che avrebbe preso in braccio il Milan per portarlo in alto. Non so chi avrà ragione tra le due parti ma ripeto che lo avrei tenuto, però preferisco vederlo esprimersi al meglio altrove che scaldare la panchina in rossonero. È un ragazzo d’oro, gli auguro di fare 10 gol a partita“.