Adli: “Vivo per la squadra, gli obiettivi sono crescere e vincere”

La conferenza stampa di presentazione del nuovo centrocampista viola

Yacine Adli, centrocampista della Fiorentina

Si è appena conclusa la conferenza stampa di presentazioni di Yacine Adli, nuovo centrocampista della Fiorentina che ha esordito con tanto di assist decisivo nel match pareggiato per 2-2 contro il Monza. Queste le parole pronunciate dell’ex Milan al Media Center del Viola Park, accompagnato dal Direttore Generale Alessandro Ferrari.

 

Adli parla del perché ha scelto la Fiorentina

È molto semplice: quando sono tornato a Milano per la pre-season i dirigenti milanisti mi hanno messo sul mercato perché hanno detto che avevano bisogno di cedere, dunque ero pronto a qualsiasi cosa. Poi ho avuto l’opportunità di venire a Firenze dove c’è un progetto ambizioso: venire qui è stato semplice, non ho avuto dubbi di alcun genere“.

Cosa si aspetta dalla sua avventura a Firenze

È vero, mi piacciono tante cose fuori dal campo ma sono venuto qui per il progetto ambizioso propostomi. Voglio crescere: c’è un allenatore forte, una squadra forte e c’è la possibilità di vincere. Poi avrò modo di scoprire Firenze, ma sono concentrato al 200% sulla squadra e sull’ambientarmi il prima possibile per poter vincere tutto quello che si può vincere“.

L’essere un leader nello spogliatoio e la posizione preferita in campo

Essere un uomo spogliatoio mi viene naturale e anche qui mi sono trovato benissimo fin da subito. Cercherò di aiutare tutti il più possibile: vivo per la mia squadra e per i miei compagni. Per la posizione, invece, dico che a me piace giocare a calcio e ho ricoperto tante posizioni, sono un centrocampista e mi vedo bene nei 2, ma giocherò ovunque me lo chiederà il mister“.

Le richieste di mister Palladino

Seguo molto il calcio. Il mister ha fatto vedere le sue caratteristiche di gioco anche a Monza, dimostrando di poter far giocare la squadra benissimo. Ci vuole del tempo affinché si veda al meglio il suo lavoro e per capire le sue richieste, ma c’è chiarezza. Sono convinto che la squadra crescerà tanto e che faremo male agli avversari“.

A chi si ispira

Non cerco di paragonarmi a nessuno. Zidane è stato uno dei più forti giocatori della storia e non ho somiglianze con lui. Cerco di lavorare e di fare il mio, ma sono un giocatore atipico: grande e agile con la gamba. Alcuni dicono che non ho passo ma io cerco di essere un punto di riferimento con la palla, poi sono giovane e devo migliorare, ma è il motivo per cui sono venuto qui“.

L’obiettivo stagionale del club e personale

Sono arrivato da 3-4 giorni, ho fatto un allenamento e ho giocato subito. Vogliamo tutti la stessa cosa: vincere e rendere felici i tifosi. L’obiettivo è quello di puntare in alto, ma in Serie A ci sono squadre forti. Tuttavia, possiamo avere il nostro spazio e non dobbiamo porci limiti, bisogna lavorare tanto e guardare avanti di partita in partita. Ci sono stati tanti cambiamenti e noi nuovi dobbiamo ambientarci il prima possibile, dobbiamo lavorare giorno per giorno“.

L’impatto con la Serie A e i margini di miglioramento

Sinceramente, credo che la Serie A sia un campionato che faccia crescere tanto i giocatori che arrivano dall’estero, specialmente dal punto di vista tattico. È il campionato più difficile del mondo e chi viene qui diventa più completo, me compreso che sono molto diverso da quando sono arrivato grazie anche ai dettami di mister Pioli. Devo migliorare in fase di non possesso: è un campionato che chiede tanto volume e bisogna essere pronti fisicamente. Partita dopo partita cercherò di migliorare per il bene della squadra“.

L’importanza del minutaggio

È fondamentale avere continuità sia a livello di minutaggio che di performance, voglio giocare il più possibile e raggiungere il massimo livello per mostrare che posso stare su alti livelli per tutta la stagione“.

Nazionale tra Francia e Algeria

Voglio dimostrare di poter essere un giocatore da nazionale, e se in campo farò bene so che potrò farmi vedere da mister Deschamps. Sono arrivato però da poco tempo e il mio obiettivo attuale è di ambientarmi e di conoscere al meglio i miei compagni, solo dopo potrò pensare alla nazionale“.

Il contributo alla fase difensiva e offensiva

Parto sempre dal presupposto che per difendere bene bisogna tenere la palla, e la nostra squadra deve farlo il più possibile per poter essere pronti. Così facendo per gli avversari è più difficile ripartire e dunque è più facile difendere: giocare con la palla è la soluzione migliore, bisogna essere organizzati, poi ovviamente ci sono momenti in cui bisogna essere più compatti. Ovviamente se posso fare gol e assist va benissimo, ma mi va bene di non metterne a referto per poter però vicnere, non mi importano le statistiche ma di come faccio giocare la squadra, questa è la cosa fondamentale“.

Il legame tra Pioli a Firenze

Ho parlato un po’ con Pioli negli ultimi due anni e lui, così come il suo staff, hanno parlato sempre bene di questa città e di questo ambiente. Quando ho avuto l’opportunità di venire a Firenze mi sono convinto subito, sono super felice di essere qui. Festeggiare un gol è stato bello m io voglio festeggiare le vittorie“.

Se può essere un rimpianto per il Milan

Voglio solo fare bene qui, non ho niente contro il Milan. Ora però sono qui e non mi interessa di far bene per poter essere considerato un rimpianto: voglio fare il meglio per me stesso e per la Fiorentina“.

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