L’ex dirigente della Fiorentina Niccolò Pontello è stato ospite di Radio Sportiva per parlare della sua squadra del cuore. Interrogato su vari temi, Pontello ha parlato del nuovo tecnico Palladino, della questione stadio e di possibili cessioni illustri. Queste le sue dichiarazioni.
Pontello sul confronto Palladino-Italiano
“Le sensazioni sono positive perché ho sempre apprezzato Palladino a differenza, devo dire la verità, di Italiano. Nel cambio credo che la squadra ci abbia guadagnato. Vedremo un gioco completamente diverso come ho notato nell’amichevole di ieri sera in Inghilterra, si arriva in area di rigore molto più velocemente rispetto a quanto accadeva prima con il palleggio estenuante del nuovo tecnico del Bologna. Il modo di intendere il calcio di Palladino è completamente diverso e ho buone aspettative, è un allenatore nettamente superiore a Italiano. La società credo si sia mossa bene anche nella sostituzione tra Milenković e Pongračić, con quest’ultimo che mi ha impressionato in positivo. Kean è un grandissimo giocatore, Colpani lo ha voluto il mister, a fine mese poi tireremo le somme“.
La possibile cessione di Nico
“Prima di vendere in vendita Nico ci penserei 3 volte: è il miglior giocatore della Fiorentina, lo dicono i numeri, è sempre il più decisivo. Purtroppo ha spesso dei problemi fisici e tende a saltare diverse partite, ma me ne priverei solo per offerte di 50 milioni“.
Kayode non si tocca
“È un ragazzo cresciuto nel nostro vivaio, sarebbe una follia venderlo ora. E poi se dobbiamo fare un ragionamento prettamente economico si può dire che tra un paio d’anni varrà il doppio rispetto. A Firenze c’è la sensazione comune di star vivendo una fase di ridimensionamento, la tesi ricorrente è quella del ridurre il monte ingaggi nell’ottica di una futura cessione, ma a me non sembra così. La Fiorentina ha investito su giocatori di ottima qualità, diamo tempo alla società di lavorare“.
La questione stadio
“I lavori ormai devono andare avanti, il progetto è appaltato nonostante il finanziamento sia parziale, ma tornare indietro a questo punto sarebbe una follia. La storia di questo progetto è disgraziata, c’è stata una sequela di errori da parte del comune, una negligenza che poi alla fine sconterà solo la società, che per il prossimo triennio mette in conto di perdere 30/40 milioni dal botteghino, che non è poco per il bilancio viola. La Fiorentina è in difficoltà sotto questo punto di vista e mancano ancora i finanziamenti relativi alla copertura, fondamentale per uno stadio moderno: non farla sarebbe un controsenso. Spero si trovi una soluzione il prima possibile per poter giocare comunque al Franchi“.