Andrea Colpani è arrivato a Firenze ieri sera per svolgere le visite mediche all’istituto Fanfani e già oggi potrebbe apporre la firma sul contratto che lo legherà alla Fiorentina nei prossimi anni. In attesa di conoscere le cifre dell’affare con il Monza, nonché il comunicato ufficiale del club viola, cerchiamo di capire qual è stato il percorso che ha portato il 25enne lombardo a vestirsi col giglio sul petto e come potrà integrarsi al meglio negli schemi di Palladino, suo mentore in Brianza.
La carriera di Colpani
Nato a Brescia nel 1999, Colpani compie tutta la trafila delle giovanili nel florido vivaio dell’Atalanta fino ad arrivare in Primavera, formazione con la quale diventa protagonista assoluto realizzando 6 centri nella stagione 2017/18 e ben 10 in quella successiva, dimostrandosi fin da subito una mezzala col fiuto del gol. Il nuovo centrocampista viola riesce ad imporsi in una squadra, quella di mister Brambilla, che schiera tra le sue fila giocatori ora affermati come Carnesecchi, Okoli, Piccoli, Cambiaghi e Kulusveski, laureandosi campione d’Italia nel 2019.
La prima avventura con “i grandi” è nell’anno successivo quando va in prestito al Trapani in cadetteria. Nonostante un buon campionato non riesce ad evitare la retrocessione in Serie C dei siciliani, e dunque passa all’ambizioso e neopromosso Monza in prestito biennale. In due campionati di Serie B con i brianzoli si conferma quel ragazzo dalle belle speranze del vivaio bergamasco, contribuendo alla conquista della prima storica promozione in Serie A. Nonostante gli inizi difficili nel massimo campionato di calcio italiano, l’arrivo di Raffaele Palladino sulla panchina biancoscudata gli permette di esprimersi con continuità e di rendere al meglio, specialmente nel corso dell’ultima stagione in cui ha collezionato 38 presenze, 8 gol, 4 assist e ottenuto la prima convocazione con la Nazionale Italiana. Ora arriva alla Fiorentina per dare una svolta alla sua carriera.
Come si colloca nello scacchiere di Palladino
Non è un mistero che sia stato il nuovo tecnico viola a caldeggiare l’arrivo di Colpani a Firenze. Pupillo assoluto dell’allenatore di Mugnano di Napoli, Colpani nel corso delle ultime due stagione ha alzato il suo raggio d’azione passando da mezzala a trequartista puro, agendo anche largo a destra in caso di necessità. La sua caratteristica migliore è la conduzione palla al piede: l’ex Monza sfrutta al meglio il suo fisico longilineo da cui deriva il suo soprannome, “El Flaco“, per incunearsi nelle difese avversarie con grande rapidità, riuscendo poi a calciare in porta o a servire al meglio i compagni. Un giocatore utile in primis per le transizioni offensive, ma come detto in precedenza ha una tecnica di base tale che gli permette anche di giocare largo a destra e fare da raccordo con i compagni con il suo piede forte, il sinistro.
Nel 3-4-2-1 di Palladino verrà schierato dietro la punta e ci sarà da capire come il mister riuscirà a farlo convivere con Nico González, anch’egli mancino. Nel concreto Colpani si presenta a Firenze come sostituto di Bonaventura anche se meno rifinitore e più incursore, con un bagaglio di esperienza alle spalle notevole e con buona parte delle aspettative sul suo conto rispettate. Giocare bene a Monza però è ben diverso rispetto a farlo in una piazza così calda e ambiziosa come quella di Firenze, con il Franchi che trema di passione per i propri idoli. Colpani è adesso chiamato a fare il salto di qualità, per la Fiorentina e per sé stesso.