A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Lorenzo Amoruso, ex calciatore, tra le altre, di Fiorentina e Bari.
Amoruso sulla finale di Conference
“Secondo me, l’ha persa la Fiorentina, per l’atteggiamento nel secondo tempo anche dei giocatori più attesi, d’esperienza. È un atteggiamento che è sembrato quello del tennista, del braccino. Non si può pensare di protestare su un fallo che c’è e non c’è. Hai giocato 120 minuti con quell’arbitro e sai che ha un certo metro di giudizio. Non ci sono molte discussioni da fare, ha arbitrato così tutto l’incontro. Poi, finisce l’azione e puoi protestare. È stato un peccato. L’Olympiacos era un’ottima squadra ma inferiore alla Fiorentina”.
Sulla mancata espressione del gioco viola
“E’ da un anno che andiamo avanti così, con prestazioni abbastanza strane. Il poco equilibrio difensivo non ha dato tranquillità alla squadra. La Fiorentina ha subìto tanto. Molto dipende anche da quel che ha chiesto l’allenatore. L’ingresso in campo è stato eccezionale, ma la squadra ha lasciato a desiderare nella ripresa. È difficile se non hai quei tre o quattro giocatori che possano gestire con esperienza la partita. Arthur, Bonaventura e Nico sono stati tra i viola che hanno deluso. Il brasiliano, così come Gonzalez, si sono visti poco. Troppo poco per una finale e per essere giocatori di qualità e con una certa valutazione sul mercato”.
Su Italiano
“Probabilmente è una prova di maturità fallita dal tecnico. Sono tre finali di fila che perdi. Non ho visto miglioramenti nella squadra. L’esperienza dolorosa dello scorso anno non è stata tramutata in atteggiamento sul campo. La cura dei particolari è fondamentale. Non puoi permettere ad una squadra come l’Olympiacos di sfruttare le sue caratteristiche principali. Si sapeva avessero questo attaccante bravino, e tu ti fermi lì a protestare. Non c’è stata la testardaggine di insistere, di dire ‘ questa finale voglio vincerla’. Si sono date speranze agli avversari”.
Italiano pronto per il Bologna?
“Difficile dirlo. Arriva da tre anni a Firenze dove, però, non è migliorato molto dal primo anno. Al suo arrivo ha stravolto la viola, pur restando fermo nelle stagioni successive. Si può anche dire non sia stato supportato dal mercato. Adesso, però, potrebbe approcciare ad una piazza dove il confronto sarà ancora più acceso. Il Bologna sarà in quarta fascia, affronterà tre squadre molto forti. Non ci sarà una campagna acquisti rivoluzionaria. Anzi, qualche giocatore potrebbe anche essere ceduto. Sarà un esame molto difficile”.