Manca sempre meno alla finale di Conference League, e in casa Fiorentina cresce l’ansia e la voglia di giocare questa partita. Uno dei protagonisti in viola a scendere in campo mercoledì prossimo è sicuramente Rolando Mandragora. Il centrocampista campano è ormai un punto fermo della squadra di Vincenzo Italiano, e ha qualche sassolino da togliersi dopo la finale dello scorso anno. Questa la sua intervista rilasciata al Corriere Fiorentino.
Mandragora sulla finale dello scorso anno
“Quell’errore contro il West Ham è sicuramente il rimpianto più importante della mia carriera, ma è vero che dagli errori si impara e noi ad Atene saremo forti dell’esperienza di Praga. Ci manca davvero l’ultimo sforzo per arrivare al successo, fosse per me sarei già in campo a giocare: non vedo l’ora. Rispetto alla finale dello scorso anno siamo cresciuti molto perché l’esperienza europea ci ha permesso di maturare, abbiamo fatto troppi errori permettendo loro di vincere. Lo stesso è accaduto in finale di Coppa Italia contro l’Inter“.
La partita di mercoledì
“La partita di quest’anno sarà contro un’ottima squadra: l’Olympiacos è forte, non arrivi a certi risultati per puro caso. Per batterli ci vorrà la nostra miglior versione, ma li abbiamo studiati a fondo e ci sentiamo preparati per affrontarli. Abbiamo fame, fiducia e spirito, e tutte le carte in regola per portare a casa la Conference. Se dovessi dire un giocatore che può regalarci la coppa direi Nico González. È stato decisivo tante volte quest’anno e credo che possa essere l’uomo giusto per decidere anche la partita. Loro avranno il vantaggio di “giocare” in casa e ci sarà un clima infuocato, ma sono sicuro che il muro viola non sarà certo da meno: Firenze è unica quando si parla di clima. È sempre una sensazione stupenda sentire l’affetto dei tifosi nei nostri confronti“.