Nel tardo pomeriggio di ieri, sotto il sole caldo di Firenze, è andato in scena il match tra Fiorentina e Genoa. La partita è terminata sul punteggio di 1-1, ma le scelte arbitrali di Di Marco sono quantomeno discutibili. La Gazzetta dello Sport e il Corriere dello Sport hanno analizzato gli episodi di ieri sera.
GAZZETTA – La Gazzetta dello Sport assegna un voto insufficiente alla prestazione di Di Marco. Il direttore di gara, all’esordio in Serie A, commette una serie di errori da matita rossa che macchiano la sua prima apparizione nel massimo campionato. Giusta la segnalazione del rigore per il Genoa nel primo tempo, quando Parisi sgambetta Ekuban lanciato a rete, ma nella ripresa Di Marco sbaglia ad andare all’on field review per rivedere il rigore precedentemente fischiato al Genoa. Errore di protocollo imperdonabile. Infine, la Fiorentina avanza un rigore solare per il tocco di mano di Haps nel contrasto con Kouamè. Nessuna segnalazione in quel caso.
CORRIERE – Alla stregua de La Gazzetta dello Sport, anche il Corriere dello Sport giudica insufficiente la prova dell’esordiente Di Marco. In realtà, come analizza perfettamente il quotidiano, la responsabilità non è solo del giovane arbitro, ma del suo assistente in sala VAR: Mazzoleni. Come accaduto recentemente in un Lecce-Empoli, quando venne chiamata una OFR insensata e fuori protocollo, anche ieri sera pare che il tandem arbitro-VAR abbia fatto di testa sua. Quando viene segnalato un rigore per una trattenuta, la regola del protocollo ufficiale afferma che deve essere il solo arbitro a dover prendere la decisione. Nonostante non ci fosse un contatto punibile con la massima punizione, Di Marco ha giudicato fallosa la trattenuta di Kayode su Retegui? Rigore. Il VAR doveva restare in silenzio, è la regola. Anche l’episodio del plateale tocco di mano di Haps sul contrasto con Kouamè è da punire col calcio di rigore, eppure il VAR non aiuta Di Marco. Infine, anche il timing nel fischiare fallo è opinabile: Kouamè commette fallo su Bani, ma il fischio arriva in gravissimo ritardo.