La Fiorentina si è qualificata ai quarti di Coppa Italia non senza difficoltà. Il Parma di Fabio Pecchia è andato in vantaggio due volte e ha avuto diverse occasioni da gol nel corso della partita, e se i viola non sono capitolati gran parte del merito è stato di Oliver Christensen, protagonista a sorpresa della partita. Il portiere danese sta acquisendo sempre maggior sicurezza, e chissà che Terracciano non debba guardarsi alle spalle.
La partita di Christensen: Fino a ieri il portiere danese aveva raccolto solo 5 presenze stagionali, e in campionato non si vedeva dalla sconfitta per 4-0 in casa dell’Inter di inizio settembre. Questo, insieme al buon momento di forma di Terracciano, avevano relegato in panchina l’ex portiere dell’Herta Berlino che non ha voluto sprecare l’occasione di ieri sera. Vincenzo Italiano ha deciso di schierare Christensen dal primo minuto contro il Parma, e non ha affatto deluso. Gli ospiti hanno iniziato la partita in quarta e Christensen si è subito fatto vedere con una grande uscita in anticipo su Mihăilă, evitando lo svantaggio. Sui due gol avversari non ha alcuna colpa e, anzi, in occasione del primo ha compiuto la prima delle 6 grandi parate fatte nel corso dei 120 minuti. La più importante di queste è sicuramente quella del primo tempo su Circati, quando con un colpo di reni ha impedito al difensore parmigiano di segnare il 3-0 che avrebbe chiuso la gara. Nel resto della partita ha tenuto alta l’attenzione dei suoi, mostrando tanta sicurezza.
La lotteria dei rigori: Arrivati al momento dei tiri dagli 11 metri Christensen è stato decisivo, pur non parandone uno. Il ruolo del portiere è particolare, non adatto a tutti: per farlo bisogna essere un po’ pazzi e spregiudicati. Il portierone danese ha intimorito tutti i giocatori del Parma che si sono presentati sul dischetto con frasi intimidatorie, urla al momento delle conclusioni, provocazioni. Per una sera è stato il “Dibu” Martínez della Fiorentina, emulando il comportamento del portiere campione del mondo. Forse deprecabile, ma sicuramente efficace.
Oliver Christensen è stato l’eroe della Fiorentina per una sera, magari la prima di tante altre.